IL PESCE ROSSO
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido."
Non ho verificato se questa frase sia stata pronunciata realmente da Einstein, ma poco importa. Importante, invece, è il suo contenuto: ogni giorno a scuola vengono fatte le medesime richieste a tutti gli alunni, come se fossero tutti uguali, dei piccoli automi con gli stessi compiti da eseguire, nello stesso tempo, per arrivare ai medesimi risultati. Fatico sempre più ad adattarmi a un sistema scolastico di questo tipo, dove ancora troppi docenti dividono i "bravi" dai "cattivi", dove i genitori si compiacciono dei voti ottenuti dai propri figlioletti sulle chat di classe, dove la vita è altro da quello che c'è in classe, dove chi sta fermo e zitto al proprio posto viene premiato e chi invece si muove e dice ciò che pensa viene punito, dove chi ha dei talenti non convenzionali, troppo spesso, viene soffocato, dove chi si trova in una situazione di disagio famigliare o sociale, anziché essere sostenuto, viene emarginato, dove con i voti inizia la prima vera discriminazione tra le persone, dove i ragazzi sono costretti a sopravvivere e non a crescere e vivere, dove mancano le risorse per rendere un ambiente gradevole, favorevole all'apprendimento, dove la bellezza non è considerata un valore, dove gli entusiasmi vengono smorzati, dove chi vuole cambiare viene criticato, chi vuole formarsi non è agevolato, chi ci crede è un fissato o "non ha niente di meglio da fare", dove non si donano agli alunni gli attrezzi per affrontare gli ostacoli della vita, ma è la stessa scuola a diventare un ostacolo. Sogno una scuola diversa, perché nella scuola si formano le persone, si strutturano le coscienze, si educano i cittadini futuri. Sogno una scuola diversa perché vorrei che il mondo in cui vivo cambiasse... in meglio.
Buona visione.
Elena Garroni
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